10.12.2024

I tori al centro

All’epoca per instradare gli animali non vi erano ancora gli attuali sistemi di pannelli e ci si arrangiava con le comuni barriere di metallo utilizzate per le manifestazioni pubbliche. Questa foto è stata scattata in occasione del mercato dei tori del 1995 che prevedeva anche sezioni dedicate alle vacche e ai vitelli. (Foto: Vacca madre Svizzera)

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Il padiglione che ha accolto durante molti anni i mercati dedicati ai tori di razze da carne e altre vendite all’asta di bestiame si trovava al centro di Brugg-Windisch (AG). (Foto: windisch.online)

I primi mercati dedicati ai tori di razze da carne furono indetti all’inizio degli anni Ottanta, sulla scia di quelli per le razze da latte che esistevano già da tempo, ad esempio a Thun, Zugo o Bulle. Dapprima furono organizzati nel padiglione del mercato coperto al centro di Brugg-Windisch (AG). Si intendeva in tal modo rispondere a un doppio bisogno: da un lato quello degli allevamenti di vacche madri, che cercavano tori per le loro mandrie, dall’altro quello dei proprietari, che desideravano far valutare i loro tori e eventualmente anche venderli.

«All’inizio capitavano cose non del tutto chiare: era il padrone che conduceva il toro per la cavezza o era il toro che conduceva il padrone?» ricorda Jon Paul Thom, da lunghi anni responsabile delle stalle in occasione di questi mercati. Un commento rivelatore. Probabilmente il motivo per il quale capitava che un toro prendesse, per così dire, la direzione delle operazioni, o addirittura se la svignasse, è che gli allevatori erano ancora un po’ inesperti. C’è voluto tempo prima di imparare a gestire in modo appropriato i tori lasciati liberi nella mandria di vacche madri. Oggi l’addestramento inizia molto presto e si cerca di abituare sin da subito il torello a essere toccato e tenuto alla cavezza (in merito rimandiamo anche all’articolo «Da vitello a toro da riproduzione: un lungo cammino»). Anche il temperamento dei tori è cambiato. Ora la selezione dà molta importanza al carattere, contrariamente al passato, quando si trovavano ancora tipini irascibili e ribelli.

Anche il ring allestito nel padiglione del mercato era delimitato solo da barriere di metallo e balle di paglia… una soluzione non del tutto a prova di fuga. (Foto: Vacca madre Svizzera)

Anche l’infrastruttura contribuiva solo in misura limitata a instradare gli animali nella giusta direzione. Più di una volta si sono registrate fughe avventurose, anche se a tagliare la corda erano più i manzi che i tori. È entrato nella leggenda quel manzo che, riuscito a svignarsela, decise di entrare a curiosare nel salone di una parrucchiera. Secondo un articolo dedicato all’avvenimento, il visitatore inaspettato restò impresso nella memoria delle clienti, che non mancarono di esprimersi sovente in merito. Chissà chi si sarà spaventato di più… le clienti o il manzo fuggitivo?

Anche il padiglione del mercato di Brugg-Windisch non era del tutto a prova di fuga. Ma questo non intaccò mai la simpatica atmosfera che si respirava tra le sue mura. Il mercato dei tori di razze da carne è sempre stato un’importante occasione di incontro, discussione e scambi di idee. All’epoca in Svizzera la cerchia delle aziende che tenevano vacche madri era ancora molto ristretta. Quindi gli incontri di Brugg erano un’occasione per parlare di affari ma anche per fare un po’ di festa… In città non erano noti soli gli animali che se la svignavano, ma anche i loro proprietari e i loro acquirenti.

Se si chiede a Jon Paul Thom qual è il ruolo di questo mercato oggi, risponde che è sempre ancora molto importante, come agli inizi. Il mercato resta un momento necessario di incontro, una piattaforma per delineare i prezzi, mettere i tori a confronto e favorire gli scambi di idee tra allevatrici, allevatori, produttrici e produttori.

Presente sin dai primi mercati dedicati ai tori di razze da carne, Jon Paul Thom è ancora oggi responsabile delle stalle. L’entusiasmo è sempre quello degli albori. (Foto: Vacca madre Svizzera)

 

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La presentazione dei tori è sempre stata professionale. Oggi l’Arena VIANCO mette a disposizione un’infrastruttura moderna che semplifica ulteriormente il lavoro.

Dal 2003 i mercati e le vendite all’asta dei bovini da carne si tengono nella nuova Arena VIANCO di Brunegg (AG). Il primo edificio, completato appunto nel 2003, fu devastato da un incendio nel 2007. In attesa della ricostruzione, gli incontri furono temporaneamente organizzati in un tendone montato sul posto. Oggi l’Arena VIANCO offre ampi spazi per accogliere il bestiame e una pratica infrastruttura che permette di esibire i singoli capi, oltre a strutture per feste e eventi di vario genere. Il responsabile delle stalle è sempre lui, Jon Paul Thom, assecondato da una squadra affiatatissima. Ogni loro gesto è perfetto (in merito rimandiamo l’articolo apparso sul n. 2/22 di Die Mutterkuh / La vache mère).

Perché non assistere in prima persona a un mercato dei tori, ad esempio quello che sarà organizzato il 15 e 16 gennaio 2025 per celebrare l’anniversario? Maggiori informazioni su vaccamadre.ch.